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Cesena : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diForli-Cesena.

Comuni

Comune di Cesena

Cesena: informazioni turistiche

CENNI GEOGRAFICI

Città di pianura, di antica origine, che ha sviluppato il tessuto industriale e il terziario. I cesenati, con un indice di vecchiaia superiore alla media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale; tra le altre località le più popolose sono: Bagnile, Borello, Bulgaria, Bulgarnò, Sant’Andrea in Bagnolo, Aie, Case Scuola Vecchia, Celletta, Madonna dell’Ulivo, Mesola, Rio dell’Eremo, San Cristoforo e Settecrociari. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche più accentuate nella parte meridionale. L’abitato, dominato dalle rocche medievali, è interessato da espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è troncato di nero e d’argento; lo scudo riporta, inoltre, una bordura dentata di nero e d’argento e il “capo d’Angiò”. Gli smalti dei due campi principali simboleggiano la pacificazione avvenuta tra le due fazioni della città, i guelfi e i ghibellini. La bordura evoca i Malatesta, Signori di Cesena dal 1378, per investitura di Urbano XI, fino alla morte di Malatesta Novello, avvenuta nel 1465.

CENNI STORICI

Abitata già in epoca preistorica, fu abitata da umbri, etruschi, galli e romani, che avviarono i lavori di bonifica del territorio. Elevata a municipio nel I secolo a.C., dall’età imperiale registrò una progressiva decadenza. Il toponimo deriva forse dal personale “Keisna”, di origine etrusca. Borgo fortificato, nell’alto Medioevo fece parte dell’esarcato di Ravenna, divenendo sede episcopale. Incendiata da Berengario II nel X secolo, assurse a libero comune nel 1100. Possedimento dei conti di Montefeltro e degli Ordelaffi, nella seconda metà del Trecento fu distrutta da mercenari inglesi, autori di un terribile massacro. Per far fronte alla difficile situazione creatasi dopo il cosiddetto “sacco dei bretoni”, papa Urbano VI la concesse ai Malatesta, sotto i quali conobbe il periodo di massimo splendore, registrando un grande sviluppo demografico e urbanistico. Verso la metà del XV secolo tornò sotto la Santa Sede, venendo poi conquistata da Cesare Borgia, che ne fece la capitale del suo ducato. Il successivo governo pontificio, restaurato anche dopo la parentesi napoleonica, non incontrò il favore dei cesenati, che insorsero in più occasioni. Annessa al Regno d’Italia nel 1860, partecipò attivamente alla lotta antifascista e alla guerra di liberazione. Tra i monumenti figurano: la rocca antica; quella malatestiana; la biblioteca realizzata da Novello Malatesta, a metà del 1400; il teatro comunale; il ponte Vecchio; la fontana Masini, del XVI secolo; i palazzi comunale, Romagnoli, Ghini, Chiaramonti, Locatelli e del Ridotto; la trecentesca cattedrale e il santuario della Madonna del Monte.

LUOGHI DI INTERESSE

Considerata una delle più pregevoli e rare testimonianze della cultura umanistica, la Biblioteca Malatesiana fu realizzata tra il 1447 e il 1452 su progetto di Matteo Nuti; l’interno a tre navate con la volte centrale a botte e quella laterale a crociera, mantiene ancora oggi intatti gli arredi e il patrimonio librario con 343 codici miniati e 48 incunamboli, rilegati con le catenelle originali; nella biblioteca Piana si trovano invece circa 5000 volumi, la raccolta privata del Papa Cesenate Pio VII.A piano terra si trova il Museo Archeologico che espone numerosi reperti, dalla preistoria all’epoca romana. Degno di nota è il trecentesco Palazzo Comunale sito sulla piazza del Popolo, e ristrutturato nel XVI e XVIII secolo, a fianco i resti del Palazzo del Governatore Ecclesiastico , un corpo fortificato del XIV secolo. Scendendo lungo la scalinata di via Malatesta Novello, si accede alla Rocca Malatesiana, costruita tra il XIV e XV secolo su preesistenti fortificazioni medievali; oggi la rocca è sede del Museo della Civiltà contadina, con interessanti ricostruzioni di ambienti tipici. La Cattedrale, costruita tra il 1385 e il 1405 ha un portale romanico risalente al XII secolo, mentre all’interno si può ammirare l’altare di S. Giovanni superba scultura di G. B Bregno del 1949; nella cappella della Madonna del Popolo, si trova il Trionfo della Vergine di Corrado Giaquinto. Notevole è la collezione di dipinti antichi nella casa di riposo di Cesena, con la raccolta di 50 opere dal XV al XVIII secolo. Nella parte settentrionale si trova il quartiere di Val D’Oca, dove ha sede la Pinacoteca comunale con opere del XV-XVI-XVII-XVIII secolo, ma anche opere di età moderna e contemporanea; su di un colle a circa un chilometro da centro abitato, si trova la Basilica della Madonna del monte, con all’interno pregevoli dipinti e pitture tra cui ricordiamo “Le scene della vita di Maria”, “L’Annunciazione”, “Presentazione al Tempio”, ed una ricca raccolta di ex voto disposta sulle pareti del pericolo absidale. http://www.paesionline.it/

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