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Comune di Meldola
Meldola: informazioni turistiche
CENNI GEOGRAFICI
Meldola (Mèidla in dialetto romagnolo) è un comune italiano di 10.142 abitanti della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. Sorge su un territorio di pedecollina su terrazzamenti fluviali all'imbocco della valle del fiume Bidente-Ronco, a pochi chilometri da Forlì (circa 14), in una zona particolarmente fertile e ricca d'acqua. Si estende a sud del capoluogo provinciale, ai piedi dell’Appennino tosco-romagnolo, sulla sinistra del fiume Ronco, nei pressi della riserva naturale Bosco di Scardavilla, tra Civitella di Romagna, Predappio, Forlì, Bertinoro e Cesena. A soli 20 km dal casello di Forlì, che immette sull’autostrada A14 Bologna-Taranto, può essere facilmente raggiunta anche percorrendo la strada statale n. 310 del Bidente, il cui tracciato ne attraversa il territorio. La stazione ferroviaria di riferimento, sulla linea Bologna-Bari, si trova a 9 km. L’aeroporto più vicino è posto a 93 km ma per le linee intercontinentali dirette ci si serve del terminale di Milano/Malpensa, a 352 km. Il porto mercantile è situato a 38 km, mentre quello turistico di Cervia (RA) è a 32 km. Inserita nell’ambito territoriale della Comunità montana “Appennino forlivese”, è polo di gravitazione per i comuni vicini, fa capo a Forlì per i servizi e le strutture burocratico-amministrative non disponibili sul posto.
CENNI STORICI
Meldola è attraversata dal fiume Bidente, che proprio in prossimità di questa cittadina cambia il suo nome in Ronco. Fu costruita, secondo le più recenti ipotesi degli storici, sui resti di una villa di età teodoriciana (secc. V-VI) i cui superstiti mosaici - visibili presso il Museo Archeologico di Forlì - denotano modelli di riferimento ravennati. La domus rientrava in un sistema di interventi per la costruzione di un acquedotto - voluto dall’imperatore Traiano (II sec. d.C.) - di cui sono ancora visibili le tracce a monte dell’attuale abitato. Meldola fu governata dalla famiglia Calboli, che ottenne il vicariato dallo Stato Pontificio, e successivamente dagli Ordelaffi, che la conquistarono definitivamente nel 1350. Subentrarono alla fine del XIV sec. i Malatesta, a cui si sostituì il Duca Valentino, figlio di Papa Alessandro VI, e poi – per un brevissimo periodo – anche la Serenissima. Tra la fine del XVIII secolo e la seconda metà dell’Ottocento, fatto salvo il periodo di dominazione napoleonica, Meldola fu dei Doria – Pamphili. http://www.itinerariinromagna.it
LUOGHI DI INTERESSE
La cittadina, piacevole da visitare, è organizzata su livelli che corrono paralleli al fiume Ronco. Il grande ponte dei veneziani, da cui si accede in città, sarebbe stato edificato secondo la tradizione durante il breve periodo di governo di Venezia: i lavori di ristrutturazione del 1934 hanno rivelato che le fondamenta poggiavano su palafitte, suggerendo l’attribuzione agli abili architetti lagunari. La Rocca, che domina la città ed è oggi in stato di avanzato restauro conservativo, fu costruita prima del Mille e riutilizzata, a seguito di lavori di ampliamento e rafforzamento dei bastioni, dagli Ordelaffi, dai Malatesta, dagli Aldobrandini e dai Pamphili. Occupata dai soldati francesi nel 1797, è caduta successivamente in uno stato di abbandono: recentemente il Comune, proprietario del manufatto, ha avviato lavori di consolidamento e restauro. Sulla centrale Piazza Felice Orsini, che porta il nome del patriota attentatore alla vita di Napoleone III, si affaccia il Loggiato Aldobrandini, costruito nel 1609 dalla famiglia Aldobrandini, che atterrò le mura civiche per lasciare un segno tangibile del proprio governo sulla città. Il loggiato è caratterizzato da un lungo prospetto ad archi e da un architrave che porta impressi stelle e sega, motivi araldici dei committenti. La piazza è chiusa dalla elegante mole del Palazzo Orsini, edificato nel XVIII secolo, un tempo dimora di famiglie nobili. Lungo la centrale via Roma, lasciando la piazza, si incontra sulla destra la Chiesa di S. Nicolò, in cui si conserva l’immagine della Beata Vergine del Popolo, patrona della città. Altre opere da vedere all’interno sono: un bellissimo Crocifisso risalente al 1502 attribuito al forlivese Menzocchi, la Madonna del Carmine del 1660 attribuita alla scuola del bolognese Cignani. Seminascosto dietro l’imponente Torre civica (XVIII sec), ben visibile dalla Piazza Orsini, si trova un gioiello nel panorama dei piccoli teatri della Provincia: il Teatro Dragoni, intitolato al famoso musicista meldolese vissuto nel Cinquecento. L’interno si compone di tre ordini di palchi con loggione ed è decorato con colonne doriche e archi in stile tardo cinquecentesco. Accanto al teatro si sviluppano le lunghe arcate del Pavaglione, nato nell’Ottocento come spazio adibito a mercato dei bozzoli di seta e trasformato oggi in luogo di incontri, mostre, fiere. Altri interessanti siti da visitare sono: la Chiesa della Madonna del Sasso, del XV secolo, con una peculiare architettura di facciata; la Chiesa di S. Francesco - in stile barocco - che conserva un prezioso crocifisso di scuola giottesca riminese. http://www.itinerariinromagna.it
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Meldola (Comune) -
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