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Comune di Montiano
Montiano: informazioni turistiche
CENNI GEOGRAFICI
Si estende nella parte centro-orientale della provincia, al margine meridionale della pianura romagnola, tra Cesena, Roncofreddo e Longiano. A soli 13 km dal casello di Cesena, che immette sull’autostrada A14 Bologna-Taranto, può essere facilmente raggiunta anche percorrendo la strada statale n. 9 via Emilia, il cui tracciato si snoda ad appena 3 km. La stazione ferroviaria di riferimento, sulla linea Bologna-Bari, si trova a 5 km. Il collegamento con la rete del traffico aereo è assicurato dall’aeroporto più vicino, posto a 113 km, ma per le linee intercontinentali dirette ci si serve del terminale di Milano/Malpensa, a 363 km. Il porto mercantile si trova a 44 km, mentre quello turistico di Cesenatico a 20 km. La popolazione si rivolge prevalentemente a Cesena e a Forlì per il commercio, i servizi e le esigenze di ordine burocratico-amministrativo che non possono essere soddisfatte sul posto.
CENNI STORICI
Il toponimo, che in documenti del XIII secolo compare nelle forme di Montillianus, Montiglianum, Montiliani e Montiglani, viene da alcuni fatto derivare dal personale latino MULTILIUS, MOLTELIUS o MONTILIUS, con il suffisso -anus, e da altri riportato al latino MONS JANI, ‘Monte di Giano’. Occupata dai longobardi, sul finire del IX secolo fu donata agli arcivescovi di Ravenna, cui venne confermata dagli imperatori germanici. Oggetto di accese contese tra riminesi e cesenati, per via della sua posizione strategica, fu assoggettata a continui passaggi di proprietà. Dopo alterne vicende, che la videro sottoposta ai Malatesta di Cesena, agli Oderlaffi di Forlì, alla curia ravennate, a Cesare Borgia e alla Repubblica veneta, all’inizio del Cinquecento fu restituita da papa Giulio II ai cesenati, venendo poi infeudata a membri delle nobili famiglie dei Savelli, dei Farnese e degli Zampeschi. Nella seconda metà del XVI secolo fu assegnata, insieme ad altri castelli dell’Adriatico, da papa Pio V ai Malatesta, cui subentrarono gli Spada che, pur con brevi parentesi, ne conservarono il possesso fino all’avvento di Napoleone, sul finire del Settecento. Col congresso di Vienna tornò sotto il dominio pontificio, acquistando l’autonomia amministrativa dopo l’annessione al Regno d’Italia. Gli elementi di maggior spicco del patrimonio storico-architettonico sono: la rocca medievale, restaurata, nel XVI secolo, da Giacomo Malatesta e ampiamente ricostruita dopo l’ultimo conflitto mondiale; la porta di accesso all’abitato, risalente alla fine del Cinquecento; la parrocchiale di Sant’Agata, l’ex chiesa del Crocifisso e la rocca di Montenovo.
LUOGHI DI INTERESSE
Rocca Malatestiana La rocca, risalente al XVI secolo, risulta acora in buono stato di conservazione per ciò che riguarda le cortine e i bastioni, rimasti purtroppo privi di merlatura. Invece, degli edifici che sorgevano sul terrapieno non rimane traccia, mentre della cinta muraria sono superstiti solamente brevi tratti nelle parti Est ed Ovest del borgo. Ben conservata invece è la porta urbica, edificata nel 1583, che possiede sulla sua sommità una lapide in onore di Sigismondo Spada, feudatario di Montiano. Chiesa parrocchiale di S.Agata La Chiesa parrocchiale di S.Agata, costruita nel XV secolo, custodisce pregevoli opere pittoriche, quali: il "Martirio di S.Agata", affresco di Giuseppe Milani che decora la cupola; la "Madonna e le Sante Agata e Lucia", pala Chiesa del Crocifisso Oggi sconsacrata e sede del centro culturale di Montiano, la Chiesa del Crocifisso è risalente al XVII secolo e conserva all'interno "L'Annunciazione" (XVII secolo), olio su tela opera di Giovan Francesco Nagli detto il Centino, oltre ad un bel coro ligneo del 1714. d'altare dipinta nel 1609 da Gianfranco Modigliani (sopra il coro); un antico crocifisso affrescato di datazione incerta (XVI secolo?) che venne staccato da un muro in località Donegato ed esposto successivamente nella chiesa (navata di sx). Porta Malatesta Edificata nel 1583, Porta Malatesta possiede sulla sua sommità una lapide, murata nel 1663 in onore del feudatario di Montiano Sigismondo Spada. Del castello di Montenovo, documentato a partire dal 1209, rimangono purtroppo poche tracce: nell'abitato è ancora visibile l'arco di accesso a tutto sesto, peraltro rimaneggiato nel XIX secolo, mentre sulla collina che domina il borgo rimangono solamente la cinta muraria e un bastione circolare della rocca. Sul luogo ove un tempo sorgeva il corpo centrale del maniero è stato costruito un edificio che attualmente è adibito a ristorante. http://www.itinerariinromagna.it
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